Pensioni, si pensa ad un prestito a carico dell’azienda

di | 5 Ottobre 2015

Una voce che si sussegue con sempre maggiore insistenza all’interno del Governo prevederebbe una soluzione alle questione delle pensioni davvero originale: il prestito a carico del datore di lavoro. L’idea sarebbe quella che l’azienda possa sottoscrivere un accordo che prevede l’uscita anticipata corrispondendo i contributi fino al momento in cui il lavoratore acceda alla pensione. Attraverso l’Inps, inoltre, il datore di lavoro dovrebbe pagare una parte dell’assegno così da rivalersi sul lavoratore della somma versata. L’aspetto della flessibilità in uscita, con tutta probabilità, potrebbe essere inserita all’interno della prossima legge di Stabilità, anche se non appare ancora completamente sicuro al 100%.

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Un altro tema che, con tutta probabilità, sarà inserito all’interno del provvedimento, riguarda gli esodati verso i quali potrebbero essere messi in campo degli specifici interventi. La riforma della Fornero comporterebbe a delle difficoltà a livello economico e di coperture molto difficili da superare. Le soluzioni sono comunque allo studio e non è detto che per il 15 non si trovi qualche tipo di copertura. E’ la minoranza del Pd, in particolare, a premere per un qualche tipo di provvedimento che possa risolvere la questione, ma per ora, come detto, la coperta appare quanto mai corta. Una delle ipotesi che si è fatta strada in queste ultime ore prevede la possibilità di andare in pensione a 63 anni, tre in meno degli attuali, con 35 di contributi, ma con una riduzione dell’importo pensionistico di quattro punti percentuali. Una soluzione che comporterebbe comunque ad un notevole impatto sui conti pubblici. 

La soluzione a cui guarderebbe con maggiore fiducia una parte della maggioranza, come detto, riguarda il patto con le aziende che dovrebbero anticipare una parte dei contributi, almeno inizialmente fino al raggiungimento della pensione. Una soluzione che comporterebbe un costo relativamente contenuto per le casse dello Stato italiano, ma che fino ad ora, ha trovato alcune perplessità, anche tra gli stessi membri del Governo.

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