La pensione Inpdap

di | 21 Maggio 2012

Per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, l’Istituto Nazionale di Previdenza dedicato, offre la possibilità di avere accesso a  due tipi di forme pensionistiche; diretta, nel caso di pensioni di vecchiaia, anzianità, privilegio e inabilità, o indiretta se elargita ai superstiti oppure nei casi di pensioni di reversibilità. Ovviamente per avere accesso alla pensione è necessario aver raggiunto i limiti e le modalità previste dalla normativa; infatti ai fini dell’ottenimento della pensione Inpdap, sono richiesti 60 anni per le donne e 65 per gli uomini e 20 anni di servizio o anzianità contributiva minima. Mentre chi decide di utilizzare unicamente il sistema contributivo, gli uomini devono aver compiuto 65 anni e maturato 5 anni di contributi, mentre le donne devono raggiungere i 60 anni e i 5 di contributi.

Per quanto riguarda la procedura di ottenimento della pensione, si tratta di effettuare delle pratiche piuttosto rapide. Per ottenere la pensione Inpdap è necessario infatti fare una richiesta presso l’Istituto che fornirà il modello apposito da compilare che sarà di volta in volta diverso in base al tipo di pensione che si richiede. I tipi di pensione Inpdap possono infatti essere diversi e sono: di vecchiaia, di anzianità, ai superstiti, di privilegio e di inabilità. Solitamente per quanto riguarda i dipendenti, sono gli stessi datori di lavoro (ministeri, enti ecc..) che inviano tutte le istruzioni per avere accesso alla pensione. Tuttavia, quando si sono raggiunte le modalità previste, è consigliabile rivolgersi presso la sede dell’Istituto più vicina o ad un esperto del settore.

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