Prestiti personali: come, dove e quando richiederli

di | 22 Ottobre 2014

Prestiti personaliI prestiti personali, oggi come oggi, sono uno dei metodi più rapidi ed efficaci per avere della liquidità. Dato che la crisi economica che attanaglia la nostra economia da più di un lustro, è talvolta necessario dover fare richiesta per ottenere liquidità. Tutto questo avviene perché ci si ritrova nella situazione di dover far fronte a delle spese inaspettate o che, comunque, non potrebbero essere sostenute altrimenti, dato che il potere d’acquisto delle famiglie va sempre più diminuendo. In questi anni, quindi, c’è stato un vero e proprio boom dei prestiti personali, richiesti sempre di più al Sud Italia e soprattutto da famiglie numerose. Il perché è facile da intuire: a differenza dei mutui, i prestiti personali per liquidità sono non finalizzati e, quindi, colui che ne richiede uno può usare la somma ottenuta per fare ciò che vuole, senza dover rendicontare nulla alla finanziaria o all’ente creditizio che presta i soldi. Va da sé che le soglie massime di questo tipo di prestiti sono sempre abbastanza basse: in poche parole, si tratta di piccole cifre, onde evitare il rischio di insolvibilità.

Prestiti personali: come e quando chiederli

Naturalmente, per richiedere un prestito, anche di piccole dimensioni, il richiedente dovrà dimostrare di essere in grado di ripagare il debito e di rispettare quello che è il piano di rimborso che viene deciso all’accordo del prestito stesso. Per questo motivo, prima di chiedere un prestito personale, consigliamo di informarsi dei requisiti richiesti e dei documenti necessari per inoltrare una richiesta. Si deve dimostrare di essere solvibili e lo si fa o attraverso la busta paga, se se ne ha una, o attraverso una garanzia (di solito un immobile). Va da sé che per chiedere un prestito personale si deve essere maggiorenni: le banche accertano preventivamente l’identità del richiedente e si accertano che questo abbia tutte le caratteristiche necessarie per inoltrare la domanda. Se si vuole chiedere un prestito, quindi, non si deve dimenticare a casa la carta di identità o altro documento identificativo.

La banca, poi, accerterà quella che è la posizione lavorativa del soggetto che dovrà presentare, come detto, o busta paga o altra garanzia. Di prestiti personali, oggi come oggi, ce ne sono tantissimi e si trovano anche online. Trovare prestiti personali online (ad esempio sul sito web www.cbfinanziamenti.it ) è, probabilmente, la via più comoda e conveniente, perché solitamente questi tipi di prestiti sono quelli con un piano di rimborso meno caro e più flessibile. Il perché è presto detto: tutti gli enti creditizi che lavorano online non hanno le spese di gestione che hanno banche ed enti creditizi con filiali fisiche e dipendenti da pagare. Pertanto, consigliamo di orientarsi verso i prestiti online, che sono anche più veloci da ottenere. Prima di richiedere un prestito, che sia online o in filiale, bisogna, però, essere sicuri di poterlo rimborsare.

Attenzione ai tassi di interesse

Le spese che devono essere affrontate all’improvviso o la voglia di avere un po’ di liquidità per fare qualcosa che altrimenti non ci si potrebbe permettere, possono far sottovalutare la situazione: il prestito va restituito e ci sono anche degli interessi di cui si deve sempre tenere conto. Prima di sottoscrivere il contratto che dà il via all’erogazione della somma richiesta, è preferibile informarsi su quelli che sono i tassi di interesse applicati e i costi di gestione (che vanno a incidere non poco sulla situazione finale): solo se si è sicuri di poter ripagare tutto si deve andare avanti con l’iter, altrimenti è meglio fermarsi, onde evitare spiacevoli situazioni in corso d’opera.

Proprio questo è il motivo per cui le banche e le finanziarie chiedono una sorta di garanzia sulla solvibilità di ciascuno, dato che non è conveniente prestare del denaro a chi non può permettersi di restituirlo. D’altra parte bisogna fare attenzione che il tasso di interesse rimanga nei limiti regolamentari della legge:da questo punto di vista lo strumento anti usura fornito da AltroConsumo (reperibile qui) ci consente di capire se il tasso proposto è equo o meno.

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